venerdì 18 dicembre 2009

lunedì 5 ottobre 2009

Stanotte ho capito come funzionano le canzoni


Lei era lì nella sala dello spettacolo:
io non me l’aspettavo, era da tanto
che non sapevo nulla. Le avevo scritto
una poesia in spagnolo intitolata
quisiera mirarte e adesso la miravo
(io non scrivo le cose per finta)
e ci siamo scambiati alcune parole,
un certo numero di parole
e anche un abbraccio e un bacio sulla guancia:
lei aveva una blusa di colore variegato,
i capelli raccolti in un codino di sbieco
e poi ho notato che al polso sinistro
aveva un certo numero di laccetti colorati
legati insieme con un solo nodo,
non posso giurare che fossero quattro
però mi sono sembrati più di tre
e cinque laccetti sarebbe esagerato,
quindi è possibile che fossero quattro
e dello stesso colore dei miei:
infatti io ho quattro laccetti legati
al polso destro con un solo nodo:
notando questa diciamo coincidenza
non ho pensato alle canzoni – non ancora –
però mi è venuto in mente un libro
o film o musical o qualcosa così:
adesso non ricordo e non ho voglia
di cercare con Google, mi sono rotto
di cercare con Google, comunque
s’intitola Lassù qualcuno mi ama
e a me è venuta in mente precisamente la variante
lassù qualcuno mi prende per il culo.
Durante tutto lo spettacolo, ascoltando
poesie e canzoni l’ho guardata:
la guardavo e ascoltavo le canzoni
e ascoltavo qualcosa dentro me
con del pianto negli occhi che guardavano
e il sangue che mi mulinava strano,
per fortuna nessuno se n’è accorto,
almeno credo che nessuno si sia accorto,
e ho capito come funzionano le canzoni.
Se voi l’avevate già capito da tempo
non è obbligatorio che mi facciate quei sorrisini
del cazzo, ognuno capisce quando capisce,
io stanotte ho capito come funzionano le canzoni.
Sì, le canzoni, le canzonette ma anche
certe canzoni più quotate, dicono
cose da fare spavento: ora vedrai
un uomo piangere
oppure se te ne vai
mi resterà il silenzio per l’eternità

o addirittura muoio senza te
e io ero sempre rimasto perplesso,
perplesso perché il cantante dopo cantato
mica piangeva, salutava il pubblico
gridando grazie, vi amo, vi amo, grazie, vi amo,
rilassato e contento, poi non restava
mica in silenzio per l’eternità,
no, si faceva intervistare dalla radio
e andava a cena e chiacchierava assai
e poi mica moriva senza lei,
no, non moriva, perché la sera dopo
aveva una replica, e un’altra, una tournée
ed era vivo, vivo senza lei.
Io ero sempre rimasto perplesso
ma adesso guardando lei e ascoltando
la distanza fra lei e me,
la distanza fra noi e le canzoni,
ho capito come funzionano le canzoni.
Le canzoni possono funzionare soltanto
se sono per finta, se sono per scherzo,
se dicono così tanto per dire:
è così che funzionano le canzoni,
forse anche le poesie, certe poesie
ma non le mie.
Io se scrivessi che muoio per lei
poi morirei: per questo non lo scrivo
e sono vivo. Per fare le canzoni
bisogna che sia finto. Perché quando è vero,
quando una cosa vera
quando una cosa inutilmente
quando una cosa ridicolamente vera
ti mulina il sangue, ti si schiaccia negli occhi,
non si può dire, non si può scrivere, forse
non si può vivere, non si può nemmeno vivere,
e se proprio scrivi scrivi solo cose lievi
parlando quasi d’altro, perché muoio per te
lo si può dire soltanto per finta,
le volte che è vero nessuno l’ha mai detto.
Ho capito come funzionano le canzoni
e certe poesie, però non le mie:
e questa notte io non scriverò
versi per un amore inutile e ridicolo:
farò una riverenza, due passi nella notte,
e scriverò un breve addio per finta.


lunedì 28 settembre 2009

sabato 29 agosto 2009

Canta muchachita

One Man Telenovela quinta puntata

La quinta puntata. Ancora un po' balneare, con un ampio documentario sulle selvagge foci dell'Entella.

Video da un fotoservizio di Eva Sánchez



Un video che ho ricavato da un bel fotoservizio della modella

Eva Sánchez.

Lo stesso video è anche qui.

martedì 14 luglio 2009

Il discorso di Camilla Lopez

Dallo spettacolo "Chiedete di Camilla Lopez", di Federico Sirianni e Silvia Bacigalupo, tratto da "Chiedi alla polvere" di John Fante, il discorso di Camilla. Voce recitante: Eva Escañuela Sánchez. Lo spettacolo ha avuto luogo a Moasca, in provincia di Asti, il 10 luglio 2009. La voce era stata registrata in precedenza.

Il punto di vista di Camilla




Dallo spettacolo "Chiedete di Camilla Lopez", di Federico Sirianni e Silvia Bacigalupo, tratto da "Chiedi alla polvere" di John Fante, il discorso di Camilla. Voce recitante: Eva Escañuela Sánchez. Lo sfondo del video è... un po' di polvere sul mio terrazzo, cose così. Ma risponde, la polvere?

sabato 25 aprile 2009

L´estaca (Lluís Llach)

L'avi Siset em parlava
De bon matí al portal,
Mentre el sol esperàvem
I els carros vèiem passar.
Siset, que no veus l'estaca
On estem tots lligats?
Si no podem desfer-nos-en
Mai no podrem caminar!

Si estirem tots, ella caurà
I molt de temps no pot durar :
Segur que tomba, tomba, tomba!
Ben corcada deu ser ja.
Si tu l'estires fort per aquí
I jo l'estiro fort per allà,
Segur que tomba, tomba, tomba
I ens podrem alliberar.

Però, Siset, fa molt temps ja:
Les mans se'm van escorxant,
I quan la força se me'n va
Ella és més ampla i més gran.
Ben cert sé que està podrida
Però és que, Siset, pesa tant
Que a cops la força m'oblida.
Torna'm a dir el teu cant

L'avi Siset ja no diu res,
Mal vent que se l'emportà,
Ell qui sap cap a quin indret
I jo a sota el portal.
I mentre passen els nous vailets
Estiro el coll per cantar
El darrer cant d'en Siset,
El darrer que em va ensenyar.

giovedì 5 febbraio 2009

Poesia gestuale su un gesto

Una poesia non scritta ma detta e gesticolata.